martedì 4 settembre 2012

IL RESPIRO DEL DRAGO


Namibia : uno Stato indipendente dell'Africa meridionale, la cui capitale è Windhoek. Confina a nord con l'Angola e lo Zambia, a est col Botswana, e a sud col Sudafrica; a ovest si affaccia sull'Oceano Atlantico.
Una popolazione totale di 2.031.000 abitanti e un'estensione complessiva di 825 418 km², una fra le nazioni sovrane al mondo con la minore densità di popolazione (2,5 abitanti/km²). Gran parte del territorio del paese è costituito dalle distese aride del deserto del Namib e del Kalahari.
un paradiso naturale, un inferno per le comodità.
Al suo interno ad alchuni chilometri a est di Tsumeb trova il più grande lago sotterraneo del mondo. Corde e attrezzature speleo sono necessari per la discesa nella grotta conosciuta come Dragon's Breath (il respiro del Dragone).
In questa grotta a 70 metri sotto terra si trova un vasto lago di quasi due ettari incastonato nella roccia solida. I subacquei possono esplorare il mare cristallino del Dragon's Breath, ma l'inaccessibilità della grotta rende questo  un'esperienza esclusiva.
Io mi posso considerare fra i fortunati che hanno potuto godere di questa indimenticabile esperienza.



La squadra :
Vengo invitato dall'amico Alessio a partecipare a questa spedizione Internazionale formata da speleosub Italiani, Svizzeri, Sudafricani e Namibiani. l'emozione è grande. In tutto una ventina di uomini pronti all'avventura. Ci ritroviamo fra Europei all'areoporto di Monaco e con gli africani pressola Guesthouse nela capitale Windhoek.
I primi giorni se ne vanno fra presentazioni, noleggio dei mezzi, trasporto ed ambientamento.



La location:
Attraverso il lungo rettilineo che attraversa tutto il paese raggiungiamo la fattoria Haraseeb della famiglia Pretorius che ci ospiterà con una ospitalità veramente encomiabile.
Siamo completamente isolati, attorno c'è la savana, una distesa così vasta da perdersi nell'orizzonte .
La notte rivolgo lo sguardo al cielo e vedo un'infinità di stelle, un cielo notturno piu bianco che nero.
I cellulari non ricevono il paese piu vicino è a piu di un'ora d'auto, attorno a noi solo la natura e di tanto in tanto qualche fattoria.



L'attrezzatura:
Immaginate di dover fare piu immersioni per piu persone in un bacino posto 70 metri sotto terra e senza nessun accesso diretto alla superficie. Provate ad immaginare quali difficoltà vanno affrontate in termini di trasporto, ricariche ecc.. . Ci avete pensato ? Ecco, probabilmente è piu complesso di quello che avete in mente.
Per prima cosa predisponiamo la via di discesa con corde speleo e piattaforme costruite in loco apposta per il trasporto. Poi provvediamo a stendere il filo elettrico per i due grossi fari che illumineranno la superficie del lago, il telefono per le comunicazioni con la superfice ed infine un tubo ad alta pressione che ci servirà per ricaricare le bombole a livello del lago, attingendo dal compressore posto in all'imbocco della grotta.
Sono scettico sulla soluzione scelta per le ricariche, ma alla fine dovrò ricredermi.
L'ultimo pozzo finisce nel lago, cosi dobbiamo trasportare 4 gommoni sulla superficie e gonfiarli in loco per poter trsportare l'attrezzatura a remi sull'unica spiaggetta posta sulla sponda piu distante del bacino acquifero.
L'indomani provvederemo al trasposrto dell'attrezzatura per l'immersione; su quelle corde e fra le nostre mani passeranno nell'arco della giornata centinaia di chili di materiali: bombole, zavorre, rebreathers, mute, maschere ... il tutto ad una temperatura attorno ai 35 gradi con una altissima umidità ed un'alta concentrazione di CO2 nell'ambiente.



Le giornate successive passano fra rilievi topografici ( di cui si occuperà il team italiano), immersioni e documentazione video fotografica di altissimo livello.



L'immersione :
Finalmente arriva anche per me il momento di immergermi; lo faccio con un bibombola a bombole separate di 12 litri ciascuna. L'immersione avviene in questo lago posto a 1700 metri di quota e dopo aver passato piu di 12 ore a rilevare e pedagnare l'intera estensione del lago con l'aiuto di Andrea e sotto la supervisione di Alessio (vecchio geologo di fama).
In una spedizione di questo tipo il tempo deve essere ottimizzato cercando di portare a compimento piu lavoro possibile.
Sono stanchissimo, ma l'acqua è assolutamente invitante, cristallina, meravigliosa.
Pianifico la mia immersione a 50 metri ricalcolando la profondità in base alla quota ed applicando il metodo mnemonico della deco ratio. Finalmente mi tuffo in acqua, la superfice ha un lieve strato di guano (cerco di non bere), ma appena messa la testa sotto sono in un'altro mondo.
Sto volando, vedo l'ombra degli oggetti illuminati dalla mia lampada stagliarsi sulle pareti e sul fondo.
L'ambiente è enorme e degrada sotto la volta rocciosa allargandosi sempre di piu, stendo il filo e mi godo questa rara bellezza.
Dal soffitto pendono stalagtiti sommerse, segno che il livello del lago non è sempre stato uguale. La stanchezza si fa sentire prepotentemente, ma il paradiso nel quale mi trovo mi spinge sempre piu giu quasi la sotto si nascondesse il segreto dell'esistenza.
Ma non c'è fondo, l'abisso ti chiama e ti incanta come le sirene di Ulisse.
Spezzo l'incanto e penso alla risalita alla superficie, prima del lago poi della grotta. Siamo sotto, due volte sotto, sott'acqua e sotto terra.
Risando facendo la mia deco come sospeso nel vuoto. Vedo uno scheletro di babbuino bianchissimo e penso a come puo essere arrivato fino a li.
Riemergo distrutto ma felice. Mi aspetta ancora il tratto di progressione su corda per risalire all'aperto.



Usciamo che è ormai buio, gli amici sono felici di vederci in buona salute.



Alla sera in fattoria ci rifocilliamo ammiriando l'eclisse di luna nel cielo Namibiano.

Uno spettacolo che fonde l'anima, già calda con l'universo. Non c'è sensazione piu bella di questa, sentirsi finalmente un tutt'uno col creato.